Strumento per proiezioni ortografiche

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Non ha un nome specifico.

Indice

Inventore

Hans Lencker (?-1585)


Periodo Storico

1571


Descrizione

Unico esempio cinquecentesco di strumento ideato per eseguire disegni in proiezione ortogonale di corpi complessi. Il funzionamento è analogo a quello dello sportello di Dürer: la tavoletta con il foglio da disegno sta inizialmente fuori del raggio di azione del grosso stilo verticale che, muovendosi lungo il raggio e la semicirconferenza del telaio superiore, può toccare qualsiasi punto dell’oggetto posto alla base dello strumento. Una volta toccato il punto da disegnare, lo stilo viene sollevato, la tavoletta ruotata fino ad interporla tra lo stilo e l’oggetto, e lo stilo di nuovo abbassato per tracciare il punto sul foglio da disegno. Lo stilo non è altro che la materializzazione di uno degli infiniti raggi paralleli che consentono di ottenere una proiezione ortografica. Il fatto che l’oggetto rappresentato sia un globo, suggerisce che lo strumento sia stato ideato nel contesto del dibattito sulla proiezione ortografica sviluppatosi tra gli astronomi del tempo in relazione alla costruzione del planisfero universale. In questo dibattito, dato il contesto del trattato, Lencker sembra associarsi all’interpretazione di Gemma Frisius e Juan de Rojas che, al contrario di Guidobaldo del Monte, consideravano la proiezione ortografica come una proiezione prospettica con l’occhio posto all’infinito. Lo strumento fu successivamente rielaborato da Johannes Faulhaber per il disegno di corpi in assonometria (1610).


Riferimenti Bibliografici

Lencker, Hans, Perpectiva hierinnen auffs kürtste beschreiben…, D. Gerlak, Norimberga 1571.

Faulhaber, Johannes, Mathematici tractatus..., Francoforte 1610. p. 38.


Strumenti Esistenti

Firenze, Museo Galileo-Istituo di Storia della Scienza, modello funzionante, 2001.


Immagini


Autore della scheda: Filippo Camerota

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