Compasso ovale, o da far l'ovato
Da Invenzioni.
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Immagine: 8528_3202_1721-059.jpg |Giovanni Battista Benedetti. ''De gnomonum vmbrarumq[ue] solarium vsu liber ... : nunc primùm publicae vtilitati studiosorumq[ue] commoditati in lucem aeditus''. Torino, 1574, p.117r.<br /> | Immagine: 8528_3202_1721-059.jpg |Giovanni Battista Benedetti. ''De gnomonum vmbrarumq[ue] solarium vsu liber ... : nunc primùm publicae vtilitati studiosorumq[ue] commoditati in lucem aeditus''. Torino, 1574, p.117r.<br /> | ||
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Versione delle 09:37, 26 lug 2010
Nome in uso fin dal XVI secolo.
Indice |
Inventore
Anonimo arabo
Periodo Storico
X secolo
Descrizione
Compasso per ellissi. Documentato già nella tradizione matematica araba con il nome di compasso perfetto, lo strumento è illustrato nel XVI secolo da Benvenuto della Volpaia (che ne attribuisce l’invenzione a Leonardo), Albrecht Dürer, Guidobaldo del Monte e altri matematici. E’ generalmente composto da una gamba fissa inclinata che rappresenta l’asse di un cono, e da una gamba girevole di lunghezza variabile che rappresenta la generatrice dello stesso cono. Girando intorno alla gamba inclinata, la punta della gamba girevole traccia sul foglio una curva ellittica. Una variante concepita per tracciare l'ellisse come sezione obliqua di un cilindro è illustrata in un manoscritto di Giacomo Contarini, forse invenzione dello stesso senatore veneziano.
Riferimenti Bibliografici
Della Volpaia, Benvenuto, Macchine e strumenti, ms., XVI secolo, Venezia, Biblioteca Marciana, It. IV, 41 (= 5363), c. 18 r: “Seste da far l’ovato”.
Siena, Biblioteca degli Intronati, Ms. L.IV.10, c. 93.
Siena, Biblioteca degli Intronati, Ms. S.IV.6, c. 65v.
Benedetti, Giovanni Battista, Diversarum speculationum mathematicarum et phisicarum liber, Torino, 1585, pp. 325-327.
Besson, Jacques, Theatrum instrumentorum et machinarum, Lione, 1578, Figura V.
Del Monte, Guidobaldo, Planisphaeriorum universalium theorica, Pesaro, 1579, pp. 105, 125.
Barozzi, Francesco, Admirandum Illud Geometricum Problema, Venezia, 1586, pp. 30-31.
Contarini, Jacopo, Figure d'Istromenti Matematici e loro uso, ms., ca. 1590, Oxford, Bodleian Library, Ms. Canon. Ital. 145, cc. 9-13.
Bonino, Marco, ms., ca. 1580, Los Angeles, University of California, Ms 170/358, c. 12v.
Scheiner, Christoph, Exegeses Fundamentorum Gnomonicorum, Ingolstadt, 1615, p. 64.
Oddi, Muzio, Degli Horologi solari, Venezia, 1638, pp. 183 sgg.
Strumenti Esistenti
Chicago, Adler Planetarium, Mensing 101.
Dresden, Staatlicher Mathemat.-Physikaliscer Salon, A.I.13.
Firenze, Museo Galileo. Istituto di Storia della Scienza, inv. 597.
Firenze, Museo Galileo. Istituto di Storia della Scienza, inv. 2542.
Norimberga, Germanisches Nationalmuseum, WI 1801, compasso di Christoph Schissler.
Immagini
Francesco Barozzi. Admirandum illud geometricum problema tredecim modis demonstratum : quod docet duas lineas in eodem plano designare, quae nunquam inuicem coincidant, etiam si in infinitum protrahantur & quantò longiùs producuntur, tantò sibiinuicem propiores euadant / Francisco Barocio ... autore ; accessit etiam instrumentum quoddam olim ab eodem autore inuentum, quo cuiuslibet coni ortus ac trium conicarum sect, Venetiis, 1586, p.31. |
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Autore della scheda: Filippo Camerota