Quadrante

Da Invenzioni.

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Nome adottato fin dal Medioevo (in latino quadrans = un quarto) con riferimento alla forma dello strumento a quarto di cerchio.

Inventore

Anonimo arabo

Periodo Storico

X-XI sec.?

Descrizione

Strumento di misurazione astronomica e terrestre. Derivato dall'astrolabio, il quadrante ha generalmente la forma di un quarto di cerchio. Lungo la circonferenza si trovano vari archi concentrici che contengono la scala dei gradi, il calendario e lo zodiaco. Nella parte centrale sono tracciate le linee delle ore ineguali e il quadrato delle ombre. I traguardi per le misurazioni si trovano su uno dei lati dritti mentre all'angolo formato da questi lati è legato il filo a piombo che consente di leggere l'inclinazione della veduta. Le sue operazioni topografiche sono descritte fin dal Medioevo.

Riferimenti Bibliografici

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Boffito, Giuseppe. Gli strumenti della scienza e la scienza degli strumenti: con l'illustrazione della Tribuna di Galileo. Facsimili di Primo Benaglia. Firenze, Libr. internazionale Seeber, 1929.
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Jode, Cornelis. De quadrante geometrico libellus: in quo quidquid ad linearum et superficierum, utpote altitudinum et latitudinum, dimensiones facit lucidissime demonstratur, additae figurae aeneae 37. ad maiorem doctrinae intelligentiam et lucem hactenus non ita expositae. Noribergae, sumptibus et expensis Cornelii de Iudaeis editus, typis Christophori Lochneri, 1594.
Hultius, Levinus. Theoria et praxis quadrantis geometrici... das ist, Beschreibung, Unterricht und Gebrauch des gevierdten geometrischen und anderer Instrument. Noribergae, Typis Gerlachianis, sumptibus Cornelii de Iudaeis, 1594.

Strumenti Esistenti

Link (Esterni)

http://catalogo.museogalileo.it/approfondimento/Quadrante.html

Immagini

Francesco di Giorgio Martini, La praticha di gieometria, ms. ca. 1470, Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Codice Ashburnham 361, c. 28r.	Egnazio Danti. Primo volume dell'vso et fabbrica dell'astrolabio et del planisferio / di maestro Egnatio Danti ... ; nuouamente ristampato et accresciuto in molti luoghi con l'aggiunta dell'vso & fabbrica di noue altri istromenti astronomici. Firenze, 1578, p. 282.	Frà Giovanni Giocondo (Giovanni Monsignori). Firenze, Biblioteca Maedicea Laurenziana, Pluteo 29 codice 43, c.4r.
Cosimo Bartoli. Del modo di misurare le distantie, le superficie, i corpi, le piante, le prouincie, le prospettiue & tutte le altre cose terrene che possono occorrere a gli huomini secondo le uere regole d'Eculide & de gli altri piu lodati scrittori. Venezia, 1564, p.8r.	Oronce Finé. Opere di Orontio Fineo del Delfinato diuise in cinque parti : arimetica, geometria, cosmografia, e oriuoli tradotte da Cosimo Bartoli ..., et gli specchi tradotti dal caualier Ercole Bottrigaro ... nuouamente poste in luce. Venezia, 1587, p.59v.	Christian Müller. Ein wolgegründs kunstreichs Summari Büchlin aller Sonnen Uhr auff acht oder viereckete Stöcklin in Büchsen Cylinder vnd auff guldne Ring auch auff Glass alle Mauren schreg oder vnschreg zü machen, auch wie man alle Schrege und auffschlag der Grad an yedem Hauss oder Fenster leichtlich vnd gerecht finden solle. Strassburg, 1559.