Pantografo

Da Invenzioni.

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|descrizione= Instrument invented by the Jesuit Father Christoph Scheiner to copy drawings on a different scale. It consists of four rods hinged together to form a parallelogram, with the hinge points varying in relation to the scale of reproduction. It has a fixed centre and two points: a dry point that follows the contour of the original drawing, and a pen point that traces the reproduction in enlarged or reduced form. To enlarge a drawing, the index is positioned between the fixed centre and the pen. To reduce it, the pen is positioned between the fixed centre and the index. To copy a drawing on the same scale, the index and the pen are equidistant from the fixed centre. As stated at the beginning of the treatise, "This Art of Drawing was invented in the year 1603 in Dillingen, a German city, by a certain Painter friend of the Author, who, recounting how he could carry out some of the operations proper to this Art, but kept secret the manner of doing so (as a Divine thing) and describing a Compass, which he said he used, moved the soul of the Father, as he was most ingenious and an excellent Mathematician, to speculate endlessly, until in a few days’ time he discovered all of the Art, and corroborated it with mathematical demonstrations". This compass-like instrument was used especially to reproduce artistic, architectural and cartographic drawings. Moreover, when suitably mounted on a drawing board, it could also be used to make perspective drawings from life and even anamorphic drawings, as stated in the treatise: "We can with the same Parallelogram... Draw in plan anything appearing in the distance, whether it be a town, mountain, Island, Fortress, City or villa... With this machine we can easily carry out various operations hitherto deemed most difficult by Painters; such as Painting on a wall, or on a ceiling, either flat or curved, regular or irregular, a Perspective of houses, loggias, or other figures... With this same machine we can just as easily form those elongated figures, whose shape has been deformed by their exaggerated length but which, when observed from a certain established point, appear properly proportioned. These figures are discussed in the ''Prospettivi pratici'' [Practical perspective] and among others by Guid'Ubaldo, and Pietro Accolti in his ''Inganno de gli occhi'' [Deceiving the eye] part I, chap. 36. This operation can be easily done by inclining the Plane very obliquely from the optical Axis."  
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|descrizione= Strumento ideato inventato dal gesuita Christoph Scheiner per riprodurre i disegni in scala diversa. È composto di quattro aste incernierate a forma di parallelogramma con punti di cerniera variabili secondo la scala di riproduzione. È munito di un centro fisso e di due punte: una secca che segue il contorno del disegno originale, e l'altra scrivente che traccia la riproduzione in forma ingrandita o ridotta. Per ingrandire, l'indice si trova tra il centro fisso e la penna; per ridurre, la penna sta tra il centro fisso e l'indice; per riprodurre nella stessa scala, l'indice e la penna sono equidistanti dal centro fisso.Come si legge in apertura del trattato, "All'inventione di tal Arte di Disegnare diede occasione l'anno 1603 in Dilinga, città di Germania un certo Pittore amico dell'Autore, il quale narrandoli di poter fare alcune poche operationi proprie di quest'Arte, ma tenedoli nascosto (come cosa Divina) il modo, et un Compasso, del quale diceva servirsi, mosse l'animo del Padre, come ch'era ingegnosissimo, et ottimo Matematico, à speculare continuamente, fino che in pochi giorni scoprì tutta l'Arte, e la corroborò con dimostrationi matematiche". Si tratta di una sorta di compasso destinato soprattutto a riprodurre disegni artistici, architettonici e cartografici; montato in modo idoneo sul tavolo da disegno, tuttavia, lo strumento consentiva anche di eseguire disegni prospettici dal vero e perfino disegni anamorfici, come si legge ancora nello trattato: "Potiamo con l'istesso Parallelogrammo... Disegnare in piano ogni cosa da noi veduta di lontano, sia paese, monte, Isola, Fortezza, Città, villa... Con questa macchina si possono fare facilmente diverse operationi dà Pittori tenute fin hora difficilissime. Come sarebbe il Pingere in un muro, ò in un volto si piano, come non piano, tanto regolare quanto irregolare una Prospettiva di case, loggie, ò altra figura... Con questa istessa machina si possono con egual facilità, et prestezza formare quelle figure bislunghe, le quali per la sua smoderata lunghezza hanno persa la forma, ne più si conoscono, ma se guardando da un certo punto destinato, si vedono proportionatissime. Trattano di tali figure i Prospettivi pratici, e tra gli altri Guid'Ubaldo, et Pietro Accolti nel suo Inganno de gli occhi, part. I, cap. 36. Questa operatione si fa facilmente inchinando il Piano si che sia obliquo molto sopra l'Asse optico".
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Image: 920801_00028.jpg | Christoph Scheiner. ''Pantographice, seu ars delineandi...'', Roma 1631, p. 12, le parti smontate del pantografo.<br />   
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Image: 920801_00045.jpg | Christoph Scheiner. ''Pantographice, seu ars delineandi...'', Roma 1631, p. 29, il pantografo usato per l'ingrandimento di un disegno.<br />  
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Image: 920801_00112.jpg | Christoph Scheiner. ''Pantographice, seu ars delineandi...'', Roma 1631, p. 96, il pantografo usato come strumento prospettico.<br />  
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Image: Biblioteca digitale, Bion 1727, ill. 15.jpg | Nicolas Bion. ''Traité de la construction et des principaux usages des instruments de mathematique'', Paris, 1725, tav. 9.<br />  
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Immagine: Biblioteca digitale, Bion 1727, ill. 15.jpg | Nicolas Bion. ''Traité de la construction et des principaux usages des instruments de mathematique'', Paris, 1725, tav. 9.<br />  

Versione delle 08:30, 21 lug 2010

Nome coniato dall'inventore, derivandolo dal greco pantos (del tutto) e graphein (dipingere).

Indice

Inventore

Christoph Scheiner (1573-1650)


Periodo Storico

1603


Descrizione

Strumento ideato inventato dal gesuita Christoph Scheiner per riprodurre i disegni in scala diversa. È composto di quattro aste incernierate a forma di parallelogramma con punti di cerniera variabili secondo la scala di riproduzione. È munito di un centro fisso e di due punte: una secca che segue il contorno del disegno originale, e l'altra scrivente che traccia la riproduzione in forma ingrandita o ridotta. Per ingrandire, l'indice si trova tra il centro fisso e la penna; per ridurre, la penna sta tra il centro fisso e l'indice; per riprodurre nella stessa scala, l'indice e la penna sono equidistanti dal centro fisso.Come si legge in apertura del trattato, "All'inventione di tal Arte di Disegnare diede occasione l'anno 1603 in Dilinga, città di Germania un certo Pittore amico dell'Autore, il quale narrandoli di poter fare alcune poche operationi proprie di quest'Arte, ma tenedoli nascosto (come cosa Divina) il modo, et un Compasso, del quale diceva servirsi, mosse l'animo del Padre, come ch'era ingegnosissimo, et ottimo Matematico, à speculare continuamente, fino che in pochi giorni scoprì tutta l'Arte, e la corroborò con dimostrationi matematiche". Si tratta di una sorta di compasso destinato soprattutto a riprodurre disegni artistici, architettonici e cartografici; montato in modo idoneo sul tavolo da disegno, tuttavia, lo strumento consentiva anche di eseguire disegni prospettici dal vero e perfino disegni anamorfici, come si legge ancora nello trattato: "Potiamo con l'istesso Parallelogrammo... Disegnare in piano ogni cosa da noi veduta di lontano, sia paese, monte, Isola, Fortezza, Città, villa... Con questa macchina si possono fare facilmente diverse operationi dà Pittori tenute fin hora difficilissime. Come sarebbe il Pingere in un muro, ò in un volto si piano, come non piano, tanto regolare quanto irregolare una Prospettiva di case, loggie, ò altra figura... Con questa istessa machina si possono con egual facilità, et prestezza formare quelle figure bislunghe, le quali per la sua smoderata lunghezza hanno persa la forma, ne più si conoscono, ma se guardando da un certo punto destinato, si vedono proportionatissime. Trattano di tali figure i Prospettivi pratici, e tra gli altri Guid'Ubaldo, et Pietro Accolti nel suo Inganno de gli occhi, part. I, cap. 36. Questa operatione si fa facilmente inchinando il Piano si che sia obliquo molto sopra l'Asse optico".


Riferimenti Bibliografici

Scheiner, Christoph. Pantographice, seu ars delineandi res quaslibet per parallelogrammum lineare seu cavum, mechanicum, mobile: libellis duobus explicata, et demonstrationibus geometricis illustrata quorum prior epipedographicen, sive planorum, posterior stereographicen, seu solidorum aspectabilium vivam imitationem atque proiectionem edocet. Romae, Ex typographia Ludovici Grignani, sumptibus Hermanni Scheus, 1631, cap. VIII, l. I, pt. II, prop. VII, p. 60; l. II, prop. VIII, prob. VI, corollaria III, p. 108

Scheiner, Christoph. Pratica del parallelogrammo da disegnare del P. Christoforo Scheiner... nella quale s'insegna una nuova arte di disegnare. In Padova, per Sebast. Sardi, 1637.

Burja, Abel. Der mathematische Maler oder gründlische Anweisung zur Perspektive nach verschiedenen Methoden; nebst einem Anhange über die theatralische Perspektive und der Beschreibung eines neuen perspektivischen Instruments, Berlino, 1795, Appendice seconda.


Strumenti Esistenti

Firenze, Museo Galileo-Istituto di Storia della Scienza, Inv. 596


Link (Esterni)

http://catalogo.museogalileo.it/approfondimento/Pantografo.html


Immagini


Autore della scheda: Filippo Camerota

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