questa stessa sorgente negli animali più imperfetti, dove essa si accompagna con
fenomeni più semplici e meno numerosi ; cosi’il principio vitale sarà più facile
ad essere studiato nell’essere più semplicemente organizzato che ne gode, che in
una classe di animali, in dove degli apparecchi imponenti o degli organi
complicati formano, per cosi’ dire il treno della vita. Che si studij dunque la
vita nè suoi più semplici elementi, nel primo grado, nel primo abbozzo
dell’animalizzazione o della vegetazione, allora si sarà persuaso, che la
vita è, propriamente parlando, individuale, come lo è indubitamente la
malattia, o sia l’alterazione della vita ; donde bisognerà conchiuedere
che la vita di una pianta non è punto quella di un animale, che la vita di un
rettile non è quella di un quadrupede, che in una parola la vita di qualque
individuo qualunque questo sia non è giammai la vita di un altro individuo della
stessa specie ; ciocché suppone delle gradazioni nell’organizzazione vitale. In
effetto si vede a prima vista esistere la vita con la sola irritabilità,
ed intususcezione ; ben presto essa comparisce con il movimento, in
seguito col senso, e finalmente con l’intendimento. Qui si trovano delle
contrazioni puramente vitali ; là dei movimenti provenienti da semplici
sensazioi, passive ed indipendenti dalla volontà, più lungi dei movimenti
indipendenti da sen - [-sazioni]
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