Verga orizzontale
Da Invenzioni.
Nome in uso fin dal Medioevo (in latino, virga).
Indice |
Inventore
Talete di Mileto (VII-VI a.C.)
Euclide (III-II a.C.)
Periodo Storico
VII-VI a.C.
Descrizione
Nel teorema XXI dell'Ottica di Euclide, la verga è posta in orizzotale per misurare una lunghezza incognita. Si tratta di un problema ampiamente trattato dai codici gromatici (F. Blume e altri, 1967, p. 193) fino ai trattati d'abaco e oltre. Dalla tradizione gromatica della fluminis varatio (misura della larghezza dei fiumi), connessa alla costruzione dei ponti, deriva anche l'uso di una verga orizzontale innestata a squadra in un'altra verticale. Questa variante la troviamo nella Geometria incerti auctoris (G. d'Aurillac, 972-1003, III, 11 e 24) e in vari altri trattati di geometria pratica (D. da Chivasso, 1346, I, 1; C. di Gherardo Dini, 1442, p. 95; F. di Giorgio Martini, c. 1480, c. 31r).
Riferimenti Bibliografici
Gerbert d'Aurillac, Geometria incerti auctoris, in Gerberti postea Silvestri II papae Opera Mathematica (972-1003), ed. Nicolaus Bubnov, Hildesheim, Georg Olms Verlagsbuchhandlung, 1963.
Domenico da Chivasso, Practica geometriae, ms. Bibl. Laurenziana, San Marco 215, cc. 124v-144r, in The Practica Geometriae of Dominicus de Clavasio (Cod. lat. Monac. 410), ed. H.L.L. Busard, in «Archive for the history of exact sciences», 2, 1965, 6, pp. 520-575.
Arrighi, Gino, a cura di, La Pratica di Geometria, volgarizzata da Cristofano di Gherardo di Dino cittadino Pisano, dal cod. 2186 della Bibl. Riccardiana, Domus Galileiana, Pisa 1966 (1442), p. 95.
Martini, Francesco di Giorgio, La pratica di gieometria dal codice Ashb. 361 della Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, a cura di Gino Arrighi, Giunti-Barbèra, Firenze 1970, c. 31 r.
Autore della scheda: Filippo Camerota