Tavoletta pretoriana
Da Invenzioni.
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Nome in uso fin dal XVIII secolo, derivato dal soprannome dell'inventore.
Indice |
Inventore
Giovanni Richter detto Praetorius
Periodo Storico
ca. 1590
Descrizione
Inventata da Giovanni Richter, detto Praetorius, la "tavoletta pretoriana" (dal nome del suo inventore) rappresenta un'evoluzione della tavoletta. Oltre al cavalletto di sostegno e alla linda con traguardi - accessori di cui probabilmente era fornito anche il suo prototipo medievale - la tavoletta pretoriana è munita anche di bussola e quadrato delle ombre. Il suo uso è soprattutto destinato al rilevamento territoriale e alla redazione di carte corografiche. La comodità di poter tracciare direttamente sul foglio gli angoli di posizione per una immediata traduzione planimetrica dell'oggetto misurato - riscontrata del resto anche negli strumenti più recenti, come l'olometro, il tamburo, o l'archimetro - assicura alla tavoletta pretoriana un notevole successo nei secoli successivi.
Riferimenti Bibliografici
Noferi, Cosimo. Operationes tabulae per dioptram veteris instrumentum una cum demonstrationibus (ca. 1640). Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Gal. 119.
Ceneri, Angelo Maria. L'uso dello strumento geometrico detto la tavoletta pretoriana proposto e ampliato: opera postuma del sig. Angelo Maria Ceneri... in cui s'insegna il modo di misurare con questo strumento linee, angoli e piani e di più la maniera di renderlo idoneo e di usarlo nelle misure dell'altimetria: aggiuntavi la Pratica del parallelogrammo trigonometrico per rilevare le quantità superficiali delle figure rettilinee colle dimostrazioni geometriche sopra delle quali è fondata questa operazione e quella del parallelogrammo del padre Cristoforo Scheiner per disegnare e trasportare le mappe in qualunque data proporzione. In Bologna, nella Stamperìa di Lelio dalla Volpe, 1728.
Strumenti Esistenti
Firenze, Museo Galileo. Istituto e Museo di Storia della Scienza, inv. 3603.
Link (Esterni)
http://brunelleschi.imss.fi.it/museum/isim.asp?c=100400
Immagini
Autore della scheda: Filippo Camerota