Gnomone
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Nome in uso fin dall'antichità (come strumento topografico fin dal Medioevo), derivato dal greco gnomon, ossia "che conosce".
Indice |
Inventore
Bernardo Puccini
Periodo Storico
ca. 1570
Descrizione
Strumento per rilevamento architettonico e topografico. Generalmente noto come quadrato geometrico, lo strumento è composto da un quadrato delle ombre munito di linda con traguardi. La denominazione di “gnomone” di trova in alcuni trattati medievali, in un manoscritto dell’ingegnere mediceo Bernardo Puccini che ne descrive una variante di sua invenzione, e nel trattato di architettura di Vincenzo Scamozzi. Nella variante di Puccini, lo strumento è anche munito di bussola, lastra planisferica e due linde graduate, e contempla tra le sue funzioni anche quella del disegno prospettico.
Il nome è solitamente usato anche per definire lo stilo gnomonico degli orologi solari.
Riferimenti Bibliografici
Domenico da Chivasso. Practica geometriae, ms., XIV secolo, Bibl. Laurenziana, San Marco 215, cc. 124v-144r.
Domenico da Chivasso. The Practica Geometriae of Dominicus de Clavasio (Cod. lat. Monac. 410), a cura di H.L.L. Busard, in «Archive for the history of exact sciences», 2, 1965, 6, pp. 520-575.
Lamberini, Daniela. Il principe difeso: vita e opere di Bernardo Puccini. Firenze, La Giuntina, 1990, pp. 351-403.
Puccini, Bernardo. Modo di misurar con la vista (1570-71) , Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Nazionale II-282, fasc. 15.
Scamozzi, Vincenzo. L’idea della architettura universale, Venezia, 1615, Parte I, Lib. II, Cap. VIII, p. 124: “cosa che rade volte si può fare (misurare le distanze topografiche)… col Gnomone…”.
Immagini
Autore della scheda: Filippo Camerota