Compasso militare
Da Invenzioni.
Nome attribuito in questa sede (l'inventore non indica un nome specifico) per sottolineare la principale applicazione dello strumento.
Indice |
Inventore
Carlo Teti
Periodo Storico
1575
Descrizione
Descritto da Carlo Teti (1575) come strumento d'uso militare, questo compasso anticipa il più noto compasso geometrico e militare di Galileo. Le gambe sono lunghe palmi 1, 25 in modo che aperte fino a formare una riga la loro lunghezza sia uguale a un braccio (2,5 palmi) e serva da unità di misura; sulle loro facce sono incise varie scale e unità di misura come il palmo e il piede romano. Due braccetti imperniati alle gambe consentono di bloccare l'apertura del compasso ad angolo retto per formare la squadra dei bombardieri e il quadrante; sulle facce di questi braccetti si trovano infatti la scala dei gradi e il quadrato delle ombre. Le punte ricurve servono a misurare i calibri e, grazie alla relativa scala dei pesi, a calcolare il peso dei proiettili. Altre operazioni indicate dall'autore sono la divisione in parti uguali di angoli e circonferenze, la lettura delle ore diurne e notturne, il rilievo delle piante di edifici e territori (servendosi di appositi traguardi montati sulle gambe del compasso), il controllo dell'orientamento nello scavo di miniere e gallerie, il livellamento dei piani e "altre cose, le quale per non esser molto necessarie, lascio di dire...".
Riferimenti Bibliografici
Teti, Carlo. Discorsi delle fortificationi, del sig. Carlo Tetti, ove diffusamente si dimostra, quali debbano essere i siti delle fortezze... et altre cose a loro appartenenti, con le figure di esse, Venetia, appresso Bolognino Zaltiero, 1575.
Strumenti Esistenti
- Museo Galileo, Istituto e museo di storia della scienza, Firenze
Firenze, Museo Galileo. Istituto di Storia della Scienza, inv. 3692.
Firenze, Museo Galileo. Istituto di Storia della Scienza, inv. 1277.
Immagini
Autore della scheda: Filippo Camerota