Compasso geometrico e militare

Da Invenzioni.

Nome coniato dall'inventore.

Indice

Inventore

Galileo Galilei


Periodo Storico

1597


Descrizione

Inventato da Galileo nel 1597 ma pubblicato solo nel 1606, il "compasso geometrico e militare" svolge tutte le operazioni necessarie all'arte militare, dalla misura dei calibri e del peso dei proietti, al puntamento dei cannoni, alla risoluzione di vari problemi aritmetici, proporzionali e di geometria piana e solida, al calcolo delle pendenze, delle distanze, delle altezze e delle profondità. A tale scopo le sue gambe sono fornite di varie scale o linee proporzionali dette, dei "metalli", "stereometriche", "geometriche", "aritmetiche" (nella faccia anteriore), "poligrafiche", "tetragoniche" e "aggiunte" (nella faccia posteriore). Quando il compasso opera come squadra dei bombardieri, come quadrante o come quadrato geometrico, le sue gambe sono tenute fisse ad angolo retto per mezzo di un "quarto di cerchio" che porta incise varie scale: quella dei bombardieri, divisa in 12 parti, quella dei gradi (90°), quella delle pendenze, divisa in 10 parti, e quella del quadrato delle ombre, divisa in 200 parti (100+100). Galileo non descrive l'operazione di rilevamento territoriale che tuttavia è aggiunta alle operazioni del "compasso" in una versione del trattato galileiano pubblicata nel 1663 a Lione nell'"Opera omnia" di Girolamo Cardano. Sebbene lo strumento fosse principalmente destinato a svolgere operazioni militari, le sue applicazioni erano di fatto utilizzabili in ogni altra professione che richiedeva cognizioni anche elementari di aritmetica e geometria, rivelandosi di grande utilità per mercanti, banchieri, artigiani, ingegneri, topografi e astronomi. Tra il 1598 e il 1608, Galileo istruisce all’uso del suo strumento alcuni dei più potenti sovrani d’Europa, come il Principe Giovanni Federico di Alsazia, l'Arciduca Ferdinando d'Austria, il Langravio Filippo di Assia e il Duca di Mantova, Vincenzo I Gonzaga. Nel 1606 ne costruisce un esemplare in argento per il principe Cosimo de’Medici a cui dedica il trattato su Le operazioni del compasso geometrico et militare pubblicato a Padova quello stesso anno.Il successo del compasso geometrico e militare, da cui Galileo ricavò anche una discreta rendita economica, provocò ben presto un’aspra polemica nel mondo accademico sulla paternità dell’invenzione. Alcuni sentori di un possibile plagio Galileo li registrò già nel 1603, quando l’olandese Jan Eutel Zieckmesser presentò a Padova un compasso del tutto simile al suo. Chiarita la priorità dell’invenzione in un pubblico confronto in casa di Jacopo Cornaro, Galileo decise di comporre Le operazioni del compasso geometrico e militare al fine di prevenire le pretese di altri possibili usurpatori. Otto mesi dopo la pubblicazione, tuttavia, Baldassarre Capra, che aveva appreso l’uso dello strumento proprio da Galileo in casa Cornaro, pubblicò in latino le operazioni del compasso rivendicando la paternità dell’invenzione: Usus et fabrica circini cuiusdam proportionis, Padova 1607.


Riferimenti Bibliografici

Camerota, Filippo. Il compasso di Galileo / Galileo’s Compass, Firenze, Istituto e Museo di Storia della Scienza, 2004.

Camerota, Filippo. Galileo Galilei. Le Operazioni del Compasso geometrico e Militare, commentray by Filippo Camerota, CD-ROM, Octavo, Oakland, CA, 2004.

Cardano, Girolamo. "Hieronymi Cardani Opera omnia in decem tomos digesta". Lugduni, sumptibus Ioannis Antonii Hvgvetan & Marci Antonii Ravavd, 1663.

Drake, Stillman. Tartaglia's Squadra and Galileo's Compasso, “Annali dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze”, II, 1977, pp. 35-54.

Galileo Galilei, Operations of the geometric and military compass (1606). A cura di Stillman Drake. Washington 1978.

Galilei, Galileo. "Le operazioni del compasso geometrico et militare". In Padova, in casa dell'autore, per Pietro Marinelli, 1606.

Hambly, Maya. Drawing Instruments 1580-1980, Londra, Sotheby’s Publications, 1988, pp. 135-142.

Museo di Storia della Scienza. Catalogo. A cura di Mara Miniati. Firenze 1991, p. 60.

Righini Bonelli, Maria Luisa; Settle, Thomas. The antique instruments of the Museum of history of science in Florence, Firenze 1978, pp. 18-19.

Turner, Anthony. Early Scientific Instruments. Europe 1400-1800, Sotheby’s Publications, Londra 1987, pp. 157-160.

Vergara Caffarelli, Roberto. Il compasso geometrico e militare di Galileo Galilei. Testi, annotazioni e disputa negli scritti di G. Galilei, M. Berreger e B. Capra, Pisa, Edizioni ETS, 1992.


Strumenti Esistenti

Firenze, Museo Galileo. Istituto e Museo di Storia della Scienza, Inv. 2430.


Link (Esterni)

http://www.liberliber.it/biblioteca/g/galilei/le_operazioni_del_compasso_geometrico_e_militare/html/sommario.htm (italiano)
http://www.mtholyoke.edu/courses/mpeterso/galileo/compass.html (inglese)
http://www.smithsonianmag.com/science-nature/Galileos-Instruments-of-Discovery.html?c=y&page=8&navigation=thumb (inglese)
http://www.dailymotion.com/video/x1628j_13-galilee-la-naissance-dune-etoile_shortfilms (documentario televisivo su Galileo in francese)


Immagini


Autore della scheda: Filippo Camerota

Strumenti personali
categorie
Altre lingue