Prospettografo del Cigoli
Da Invenzioni.
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Immagine: 0820_3303_0569-002.jpg | Modello del prospettografo del Cigoli ricostruito in base ai disegni del trattato di ''Prospettiva pratica'', Firenze, Istituto e Museo di Storia della Scienza.<br /> | Immagine: 0820_3303_0569-002.jpg | Modello del prospettografo del Cigoli ricostruito in base ai disegni del trattato di ''Prospettiva pratica'', Firenze, Istituto e Museo di Storia della Scienza.<br /> |
Versione delle 08:14, 26 lug 2010
Non ha un nome specifico.
Indice |
Inventore
Ludovico Cigoli (1559-1613)
Periodo Storico
ca. 1610
Descrizione
Lo strumento è il risultato più importante degli studi prospettici del Cigoli. Secondo le intenzioni dell’autore, lo strumento doveva consentire di disegnare gli oggetti lontani con la stessa obiettività che si richiedeva alle regole geometriche nel disegno degli oggetti vicini all’osservatore. Questo proposito è emblematicamente annunciato già nel frontespizio della Prospettiva pratica, dove lo strumento è illustrato in forma di impresa con il motto greco “ει παντα σπουδάξεις έφοράν” (“se ti sforzi di osservare tutte le cose”). Dal punto di vista morfologico lo strumento mostra chiare analogie con il prospettografo del Vignola, con la squadra di Egnazio Danti e con la squadra del Buontalenti, ma sul piano operativo è un’invenzione del tutto originale. Vi sono due fili che consentono di trasferire agilmente sul foglio da disegno tutti i punti osservati: uno permette di far scorrere la squadra sulle guide parallele in modo da intersecare il raggio visivo con l’asta verticale di sezione; l’altro fa muovere una pallina lungo l’asta di sezione fino a sovrapporla al punto osservato e la posizione di questa è automaticamente tracciata sul foglio da disegno per mezzo di un “segnatore” legato all’estremità del filo. Lo strumento serviva a disegnare dal vero oggetti, figure, vedute urbane e paesaggi ma poteva anche essere usato per ingrandire un disegno su una parete o perfino su una volta. Per quest’ultima operazione, il Cigoli escogita la possibilità di inclinare l’asta di sezione in modo da controllare il disegno delle verticali sulla superficie curva della volta. Questo accorgimento tecnico suggerisce all’artista di usare lo strumento per il disegno delle anamorfosi. Ritraendo un oggetto con la sezione inclinata, si ottiene un’immagine deformata che riacquista le giuste proporzioni solo se osservata da un preciso punto di vista. Sulla base di questa esperienza il Cigoli fornisce la regola per deformare una griglia ortogonale, correggendo la costruzione empirica già fornita dal Vignola. L’uso anamorfico dello strumento sarà riproposto da J.F. Niceron nella seconda edizione del suo trattato di prospettiva.
Riferimenti Bibliografici
Cardi, Ludovico detto Il Cigoli. Prospettiva pratica di fra Lodovico Cardi ... dimostrata con tre regole e la descrizione di dua strumenti da tirare in prospet. e modo di adoperarli et i cinque ordini di architet. con le loro misure. Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi, ms. 2660 A.
Niceron, Jean François. Thaumaturgus opticus, seu Admiranda optics per radium directum, catoptrices per radium reflectum, Parigi 1646, II, pp. 191-204.
Camerota, Filippo. L'architettura curiosa: anamorfosi e meccanismi prospettici per la ricerca dello spazio obliquo, in Architettura e prospettiva tra inediti e rari, a cura di Alessandro Gambuti, Alinea, Firenze 1987, pp. 79-111.
Kemp, Martin. The Science of Art. Optical themes in western art from Brunelleschi to Seurat, Yale University Press, New Haven e Londra 1990; trad. it., La scienza dell’arte. Prospettiva e percezione visiva da Brunelleschi a Seurat, Giunti, Firenze 1994., p. 198-200.
Kemp, Martin. Lodovico Cigoli on the Origins and Ragione of Painting, in "Mitteilungen des Kunsthistorischen Institutes in Florenz", XXV, 1991, 1, pp. 133-152.
Friess, Peter. Kunst und Maschine. 500 Jahre Maschinenlinien in Bild und Skulptur, Deutscher Kunstverlag, München 1993., pp. 111-117.
Immagini
Autore della scheda: Filippo Camerota